Evento #00 – La presentazione di Coop Up Bologna @ Kilowatt

Ieri a Kilowatt è stato un bel pomeriggio.
Dalle 16 alle 18:30 l’incontro tra i partner tecnici, i promotori del progetto, alcuni formatori e i primi aderenti alla community e, a seguire, la presentazione ufficiale aperta a tutti, curiosi e indecisi.
Matteo Manzoni di ConfCooperative ha dato il via al percorso di incubazione non convenzionale di #CoopUpBo. L’accento viene messo fin da subito sulle persone e le idee. E  sull’importanza di creare una comunità di persone e di idee, innovative e di ispirazione cooperativa.
Quello che si presenta non è, infatti, uno dei tanti progetti cooperativi tradizionali.

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Dopo una breve presentazione, prende la parola Flaviano Zandonai e partendo da una riflessione su The Promise of “Open Co-operativism – un documento di David Bollier –  chiarisce come, nella società attuale, ci siano nuovi schemi di valore che non incorporano la socialità. Il modello di gestione cooperativo è uno di quelli.
Possiamo considerare, quindi, CoopUp un pezzo della soluzione a questo gap? Pensiamo di si.
CoopUp tenta, infatti, di intercettare e valorizzare nuove economie collaborative, perché rilegge e rigenera una serie di elementi, di competenze, di risorse da rimodellare in modo completamente diverso.
Le parole da tenere a mente per Zandonai? Contaminazione e fertilizzazione incrociata.
La sfida più grande? Il cooperare.
Fa sorridere, ma per andare oltre i limiti cooperativi occorre mettere insieme risorse e strutture per sostenere nuovi ecosistemi di sviluppo e cooperare, nel vero senso della parola.
Poi passa il testimone a Vittoria San Pietro di EmilBanca, partner del progetto, che fa una panoramica sugli strumenti finanziari offerti ai giovani per supportare la creazione di impresa, innovativa e tradizionale, in fase di start up.
Prende la parola Paolo Campagnano, uno degli ideatori di CoopUp nazionale, che racconta con enfasi come il progetto sia uno spazio di contaminazione e come innovazione si accompagna bene a cooperazione.
Certo. Ma si accompagna molto bene anche a linguaggi, a capitale di conoscenza, a network fra gli attori intercettati e coinvolti.
Margherita dalla Casa di Irecoop, altro partner, presenta il progetto Coop Starter 2012, un percorso di crowdfunding per creare una cooperativa europea, una sorta di accompagnamento alle imprese per migliorare i loro servizi
Nicoletta e Gaspare di Kilowatt, infine, introducono il famigerato momento MrWolf, così detto perché tramite modalità di problem solving collettivo, porterà – ad ogni evento – tre mentor a dare suggerimenti e critiche e passare competenze alla start up di turno.
Il testing 0 dello strumento MrWolf stavolta è toccato agli Aelion Project – cooperativa di 5 ragazzi di età compresa  fra i 24 e i 27 anni – cavie già aderenti alla community, che si occupano di entertainment e visual communication.
Federico Borreani di BAM, Antonio Puglisi di Shape e Letizia Piangerelli di Irecoop hanno il compito di mettere alcuni puntini sulle I alla presentazione dei ragazzi.
E’ il momento aperitivo a cura delle “Mangiarine”: brainstorming, scambi di sguardi e delle prime curiosità, si sa… di fronte ad un bicchiere di vino siamo tutti più sciolti.
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Il pomeriggio si è poi concluso con la presentazione ufficiale di #CoopUpBo ai numerosi presenti accorsi e, fra l’odore delle crescenta e lo stappo delle bottiglie, si è lanciata la call to action per entrare a far parte della community.
Che l’incubazione la cooperazione abbia inizio e buon lavoro da tutti noi!
 

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