L’idea d’impresa: strumenti per modellare la proposta di valore. Il secondo incontro di CoopUP Bologna

All’inizio di ogni progetto bisogna identificare il problema e il modo in cui risolverlo in maniera differente dagli altri. Occorre staccarsi dalla soluzione che si ha in testa e capire qual è il problema sottostante per poter identificare la proposta di valore.

Si apre con le parole di  Samanta Musarò e Nicoletta Tranquillo [Kilowatt] questo secondo incontro di CoopUP Bologna. Il tema è  l’idea di impresa e gli strumenti per modellare la proposta di valore.

Come sempre, siamo partiti ponendoci delle domande: qual è il cambiamento che vogliamo generare? A chi vogliamo rivolgerci per aiutarlo a raggiungere uno specifico obiettivo?

Il punto di partenza per ragionare sul proprio modello di business è l’impatto. L’impatto è il cambiamento di lungo periodo che il nostro progetto contribuisce a generare. Ma cosa significa ragionare in termini di impatto? Vuol dire progettare non focalizzandosi sui risultati, ma spostando l’attenzione sul cambiamento che si vuole generare nella propria comunità di riferimento e nell’ambiente; vuol dire riuscire a comprendere tutti i pubblici coinvolti nel processo, indipendentemente dal loro ruolo, siano essi organizzatori, personale, finanziatori o semplici cittadini; vuol dire mappare il cambiamento che si sta generando per riuscire a raccontare il progetto in maniera caratterizzante e differente dagli altri che stanno facendo iniziative simili alle nostre.

I meccanismi per la creazione di impatto sono:

  1. partire dal bisogno e non dalla soluzione
  2. coinvolgere la community in un processo di co-creazione
  3. ibridare i target e i modelli
  4. distinguere chiaramente tra beneficiari e clienti
  5. adottare un approccio impact-oriented.

Un’azienda crea valore per i propri clienti/utenti quando li aiuta a svolgere un compito importante, a soddisfare un desiderio o a risolvere un problema. Partire dal bisogno, quindi, aiuta a definire le priorità. Per definire il modello di business – ossia l’organizzazione complessiva dei fattori che permettono di generare valore per il mio cliente target – in questi termini, è necessario dotarsi di uno strumento apposito: l’Impact Model Canvas, utile per descrivere, visualizzare, valutare e cambiare la propria idea di business, tramite un framework visuale che descrive le logiche secondo le quali un’azienda produce valore.

 

L’impact Model Canvas racchiude, in maniera sintetica e aggregata:

  • la value proposition
  • i beneficiari e i clienti
  • i canali
  • le attività
  • le risorse e le partnership chiave
  • i flussi di ricavi
  • la struttura dei costi
  • il surplus di ogni progetto.

E’ uno strumento utile per definire operativamente la nostra proposta di valore e per raccontarla ai nostri utenti. Compilandolo ci si renderà conto che, molte volte, si tralasciano alcuni aspetti che sono scontati per noi ma non per il target a cui ci si vuole rivolgere.

Vi ricordiamo giovedì 15 novembre dalle 18,00 alle 20,00 l’appuntamento MrWolf, il format di problem setting collettivo del percorso CoopUP Bologna. In questo primo appuntamento sarà ospite IT.A.CÁ Festival di Turismo Responsabile, una delle realtà del percorso, che sarà sottoposta all’analisi di mentor e professionisti esterni scelti per l’occasione. Qui l’evento Facebook.

L’evento è aperto a tutti, senza obbligo di iscrizione.

Per informazioni scrivete a: coopupbo@confcooperative.it

Di seguito le slide dei relatori.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *